Il mughetto nel neonato e nel bambino è un disturbo molto comune, causato da una crescita eccessiva della candida albicans, un fungo presente naturalmente nel cavo orale.
Il mughetto può colpire qualsiasi parte della bocca, comprese le labbra, la lingua, il palato o le gengive, ma più comunemente si manifesta sulla lingua e provoca chiazze bianche che possono assomigliare a una muffa o alla ricotta, ma non sempre è facile notarle finchè non aumentano di dimensioni.
Infatti, le chiazze possono essere piccole o grandi e possono variare in forma e dimensione, a seconda dell’area interessata. Possono anche andare e venire quando la condizione migliora e peggiora di nuovo.
Sintomi del mughetto nel neonato
Il mughetto di solito non è doloroso, ma il bambino può essere irritabile a causa del disagio associato. In particolare, il mughetto nel neonato genera apprensione e può anche causare eruzioni cutanee da pannolino e infezioni alle orecchie.
Inoltre, i neonati affetti da mughetto possono piangere e rifiutarsi di mangiare quando provano dolore. Questo può portare a uno scarso aumento di peso e alla disidratazione, quindi è importante trattare subito il disturbo.
Come rimediare? Il medico può prescrivere farmaci antimicotici di solito in forma di gel, da applicare sulla parte. Ma l’arma principale contro il diffondersi delle infezioni è sempre l’igiene.
- Igiene orale. I denti e la bocca dei neonati devono essere puliti dopo ogni pasto. I primi denti da latte vanno lavati con appositi spazzolini morbidi per neonati o in alternativa con delle garze sterili per rimuovere ogni traccia di latte o di altri cibi che possono contribuire alle infezioni. Inoltre bisogna fare attenzione a pulire bene anche la lingua.
- Sterilizzazione. Tutti gli oggetti che vengono a contatto con la bocca del bambino, come tettarelle, ciucci o giocattoli, devono essere sempre accuratamente sterilizzati.
Perché compare il mughetto nei bambini più grandi?
Il mughetto nei bambini che hanno superato due o tre anni di età e oltre può essere causato da un abbassamento delle difese immunitarie. Questo può avvenire, per esempio, in seguito a trattamenti con antibiotici o malattie stagionali.
Anche in questo caso il disturbo è passeggero, ma per evitare che la candidosi si prolunghi inutilmente è opportuno adottare misure di contenimento e prevenzione per il futuro.
- Igiene orale. I bambini, dai 3 anni in poi, iniziano a lavarsi i denti con l’aiuto dei genitori fino a che non acquisiscono una buona manualità che gli consente di farlo in autonomia. In questa fase, devono essere educati al mantenimento di un’igiene orale costante e la consulenza del dentista pediatrico o dell’igienista dentale è fondamentale per educare il bambino a lavarsi i denti nel modo corretto e per mettere in atto una precisa strategia di prevenzione.
- Alimentazione. Un’alimentazione ricca di dolciumi, zuccheri e bibite gassate, favorisce la proliferazione della candidosi, nonché di altri funghi o batteri che possono aggredire denti e gengive. Per questo è importante rivedere la dieta per mantenere in salute la bocca nel suo complesso.
Conclusioni
Anche nel caso del mughetto nel neonato e nel bambino, come in molti altri disturbi e patologie a carico del cavo orale, l’igiene è fondamentale per limitare lo sviluppo della malattia e fare in modo che non si ripresenti.
Con i dovuti accorgimenti, la candidosi orale si risolve nel giro di una o due settimane.
